Interessi non trasparenti nel leasing: sentenza storica, cliente rimborsato per oltre 869.000 euro

📅 Ultimo aggiornamento: 12 luglio 2025

Interessi non trasparenti nel leasing: sentenza storica, cliente rimborsato per oltre 869.000 euro

Quando la banca è poco chiara, puoi avere diritto a un risarcimento. Ecco cosa sapere.

👨‍⚖️ A cura del Dott. Massimo Cavallari – Commercialista da oltre 25 anni, iscritto al n.932/A Padova ed Esperto de Il Sole 24 Ore


H1 - Interessi bancari poco trasparenti? Il Tribunale impone la restituzione di 869.000 euro

Una recente sentenza del Tribunale di Roma (n. 9363/2025) ha stabilito che, in assenza di una corretta informazione su interessi e piano di ammortamento, una banca debba rimborsare il cliente per gli interessi applicati in modo non trasparente.

H2 - Cosa è successo: il caso di un leasing immobiliare

La banca aveva indicato solo il TAN (Tasso Annuo Nominale) nel contratto di leasing, omettendo il TAE (Tasso Annuo Effettivo) e il piano di ammortamento, rendendo il costo dell’operazione poco chiaro per il cliente.
Il Tribunale ha dichiarato nulle le clausole sugli interessi e ha sostituito il tasso con quello legale, come previsto dall’art. 117 T.U. bancario (Banca d’Italia – Testo Unico Bancario).


H2 - La decisione del giudice: rimborso da 869.000 euro

Il cliente, una società, ha ottenuto un rimborso di oltre 869.000 euro per interessi indebitamente percepiti.
Il contratto di leasing è stato ricalcolato applicando i cosiddetti “tassi BOT”, tassi legali sostitutivi calcolati secondo i Buoni Ordinari del Tesoro.
Inoltre, la banca dovrà rimborsare metà delle spese legali.


H2 - Clausola floor e interessi di mora: sono legittimi

Il Tribunale ha invece rigettato le contestazioni sul tasso minimo (“floor”) e sugli interessi di mora, confermandone la legittimità.
Il tasso floor del 3,37% è stato considerato lecito, e le penali per ritardi non superavano i limiti di legge.


H2 - Un precedente fondamentale per imprese e privati

Questa sentenza apre una nuova strada per chi ha sottoscritto leasing o mutui con clausole poco chiare:

  • rafforza la tutela del cliente,

  • chiarisce l’obbligo di trasparenza contrattuale,

  • e impone il rispetto del T.U. Bancario nelle condizioni economiche.


📌 Quando rivolgersi al commercialista?

Se hai sottoscritto contratti di leasing, mutuo o finanziamento senza piano di ammortamento chiaro, o se sono indicati solo tassi parziali, potresti aver diritto a richiedere la restituzione degli interessi versati in eccesso.

👉 Analizzo con attenzione ogni caso con esperienza, competenza e massima empatia, per difendere i tuoi diritti contro clausole bancarie poco trasparenti.


📞 Contattami oggi stesso per una prima call informativa

Prenota direttamente qui:
🔵 Prenota ora su Google Calendar
📧 Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
📞 Tel: +39 049 613584


📚 Fonti normative


❓FAQ - Domande frequenti

🔹 Posso controllare se il mio contratto è poco trasparente?
Sì. È sufficiente analizzare se mancano informazioni su TAE, piano di ammortamento o altri costi.

🔹 Posso chiedere un rimborso anche per un mutuo?
Sì, se le condizioni non sono state esplicitate in modo chiaro, si può chiedere il ricalcolo con tasso legale.

🔹 La clausola “floor” è sempre lecita?
Solo se è ben evidenziata e giustificata. In questo caso specifico è stata ritenuta legittima.

🔹 Quanto tempo ho per contestare un contratto bancario?
Generalmente 10 anni, ma è sempre meglio agire il prima possibile.


🇺🇸 English Summary – When Banks Omit Rates, You Might Be Owed Thousands

Rome Court Ruling: Over €869,000 reimbursed to client due to lack of transparency in leasing contract.
The judgment confirmed that if a bank contract doesn't disclose the full cost of financing — including effective interest rate and amortization plan — the client can claim refund based on legal substitute rates.
A game-changing precedent for consumers and businesses.

Il nuovo quadro RW 2024 ed il nuovo quadro W per i 730

 

Il quadro deve essere compilato anche per assolvere agli obblighi del versamento dell’imposta sul valore delle cripto-attività anche in assenza di un intermediario, da tutti i soggetti residenti nel territorio dello Stato che detengono cripto-attività, mentre le società di capitali – escluse dall’adempimento del monitoraggio fiscale – liquidano l’imposta nella sezione XXVI del quadro RQ.

L’imposta si applica nella misura del 2 per mille, da versare secondo le modalità e i termini delle imposte sui redditi. La base imponibile è costituita dal valore delle cripto-attività al termine di ciascun anno solare rilevato dalla piattaforma exchange, dove è avvenuto l’acquisto della stessa. In assenza del già menzionato valore, deve farsi riferimento al costo di acquisto delle cripto-attività e qualora non siano più possedute alla data del 31.12, si deve far riferimento al valore rilevato al termine del periodo di detenzione.

Le valute virtuali sono state espunte dal codice 14 che viene, quindi, destinato al monitoraggio delle attività finanziarie non inquadrabili altrove ed è loro stato destinato il nuovo codice 21 

Le istruzioni alla colonna 4 relativa al Paese estero ove è detenuto l’investimento, precisano che tale codice non è obbligatorio nel caso di compilazione per dichiarare le “valute virtuali”. Le specifiche tecniche stabiliscono che la casella 4 può essere omessa se, nella colonna 3, si indica il codice 21 segnalato in precedenza. 

Una ulteriore novità del Modello redditi 2024 definitivamente approvato, è rappresentato dal superamento delle novità inserite nel modello in bozza per cui alcune caselle quali, ad esempio, quelle relative alla titolarità effettiva, sarebbero state dedicate ai casi in cui era dovuta l’Ivafe. 

NOVITA': il neonato quadro W del Modello 730 che quindi potrà adempiere a tale compito.

Il modello 730 contiene (da quest’anno) anche i redditi di capitale soggetti alla tassazione sostitutiva che generalmente erano accolti nel rigo RM12 del Modello Redditi PF. Non è presente, invece, il quadro RT per il quale si dovrà continuare ad utilizzare il Modello Redditi.

📞 Tel: +39 049 613584
📧 Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
📅 👉 Prenota ora una consulenza su Google Calendar

Sospensione rate mutuo Ques. n.344285

Ques.: N.  344285 - Rub. 810

TESTO QUESITO

Ho contratto un mutuo per l'acquisto di prima casa .Adesso mi trovo gia' da qualche mese a non poter onorare alla rata mensile ,per motivi di famiglia .Cortesemente vogliate indirizzarmi di come posso procedere per richiedere un periodo di conforto,e se ci sono leggi che possono aiutarmi.

Anno di accensione mutuo 2007

rate arrivate a scadenza e non pagate 7

mutuo intestato anche alla moglie,che lavorava quando fu sottoscritto,e licenziata gia da un anno.

Sicuro di una risposta esaustiva vi saluto

RISPOSTA

Il lettore potrebbe presentare richiesta di sospensione del pagamento della rata del mutuo per l’acquisto della prima casa e ciò perché è stato riattivato di recente un fondo di solidarietà per le famiglie che si trovano in difficoltà economica che sostanzialmente sostiene parte dei costi relativi agli interessi maturati sul debito residuo durante il periodo della sospensione. Ovviamente per poter beneficiare di tale misura è necessario che il mutuo non sia stato erogato per un importo superiore a 250.000 ed il cui titolare abbia un reddito inferire a 30.000.La sospensione è poi subordinata alla perdita del lavoro o all’insorgenza di condizioni di non autosufficienza del mutuatario e/o anche di uno solo dei mutuatari nel caso di cointestazione.

Fino al 31/03 p.v. è poi possibile accedere al c.d. Piano famiglie ideato dall’ABI. Anche qui il mutuo deve essere stato contratto per l’acquisto della prima casa. In questa ipotesi, però, il finanziamento non deve essere di importo superiore ad euro 150.000 ed il reddito del titolare non deve superare i 40.000 euro. Se si fruisce del fondo di solidarietà la sospensione massima è di 18 rate, mentre per il piano casa la sospensione non può essere superiore a 12 rate.

Purtroppo, però, in caso di ritardo nel pagamento delle relativa rate, il ritardo non deve essere superiore a 90 giorni consecutivi.

Guida 2025: Aprire la Partita IVA – Tutti i Passaggi e i Consigli del Commercialista

Dott. Massimo Cavallari - Commercialista da oltre 25 anni, iscritto al n.932/A Padova ed Esperto de Il Sole 24 Ore

Guida 2025: Aprire la Partita IVA – Tutti i Passaggi e i Consigli del Commercialista

Data di pubblicazione: 4 giugno 2025

Introduzione
Aprire la Partita IVA è un passo importante per chiunque voglia avviare un’attività in proprio. Fare scelte corrette fin dall’inizio può determinare il successo della tua attività. Come commercialista con oltre 25 anni di esperienza, ti guiderò passo passo per capire come procedere, quali sono gli adempimenti da rispettare e come ottenere il massimo vantaggio fiscale.

👉 Per una consulenza fiscale personalizzata e gratuita prenota subito la tua chiamata informativa tramite il nostro calendario online:
Prenota una consulenza
📞 Tel: +39 049 613584
📧 Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


1️⃣ Scegliere tra Libero Professionista e Ditta Individuale

La prima scelta riguarda la natura della tua attività:
Libero Professionista: attività intellettuali (es. architetto, copywriter).
Ditta Individuale: attività artigianali o commerciali (es. idraulico, e-commerce).

Questa scelta è cruciale perché determina gli obblighi contributivi e le modalità fiscali. Ad esempio, le ditte individuali pagano contributi fissi annuali, mentre i liberi professionisti pagano in base al reddito.


2️⃣ Adempimenti per Aprire la Partita IVA

🔹 Libero Professionista:

  • Compilare e inviare il modello AA9/12 all’Agenzia delle Entrate.

  • Iscriversi alla cassa previdenziale di categoria o alla Gestione Separata INPS.

🔹 Ditta Individuale:

  • Compilare la pratica ComUnica (apertura Partita IVA, iscrizione registro imprese, INPS e INAIL se necessario).

  • Inviare la pratica SCIA al Comune.

  • Acquistare firma digitale e PEC.

💡 Costi indicativi:

  • Libero professionista: possibile costo 0€ se fai tutto da solo.

  • Ditta individuale: spese tra 100€ e 400€ (con il supporto di un professionista, parte da 550€).


3️⃣ Contributi Previdenziali 2025

Libero Professionista con cassa: contributi secondo le regole dell’albo (es. Cassa Forense, ENPAM).
Libero Professionista senza cassa: Gestione Separata INPS (26,07% su differenza tra incassi e spese).
Artigiani e commercianti:

  • Contributi fissi: circa 4.550€ (rateizzati in 4 scadenze).

  • Variabili: 24-25% sul reddito che supera i 18.555€.

  • Riduzioni possibili per forfettari fino al 50%.


4️⃣ Tasse e Regimi Fiscali

Due regimi principali:
🔹 Regime Ordinario: tassazione IRPEF a scaglioni (23%, 35%, 43%).
🔹 Regime Forfettario: imposta sostitutiva al 15% o 5% per i primi 5 anni (con requisiti).

👉 Il regime forfettario è vantaggioso per molti professionisti: il nostro studio ti aiuta a verificare i requisiti e a sfruttare la tassazione al 5%.


5️⃣ Il Codice ATECO: Cos’è e Perché è Importante

Il Codice ATECO identifica la tua attività. Serve per:
✔️ Definire gli obblighi contributivi e fiscali.
✔️ Stabilire il regime fiscale più conveniente.
✔️ Consentirti di dedurre le spese corrette.

👉 Non sai qual è il tuo Codice ATECO? Possiamo aiutarti a individuarlo tra i codici più aggiornati e coerenti con la tua attività.


💡 FAQ – Domande Frequenti

➜ Devo aprire la Partita IVA come libero professionista o come ditta individuale?
Dipende dalla natura della tua attività: se è intellettuale o commerciale/artigianale. Ti aiutiamo a valutarlo con una consulenza dedicata.

➜ Quanto costa aprire la Partita IVA?
Per un libero professionista, se fai tutto da solo, può essere a costo zero. Per la ditta individuale, considera costi tra 100€ e 400€ più eventuali servizi professionali (da 550€).

➜ Posso avere più codici ATECO?
Sì, fino a 6. È utile per chi svolge più attività complementari.

➜ Come posso avere la riduzione del 5% delle tasse?
Verificheremo insieme i requisiti per il regime forfettario e ti aiuteremo a ottenerlo.


Conclusione: Il Commercialista come Tuo Consigliere di Fiducia

Aprire la Partita IVA non è solo una questione burocratica: è la base su cui costruire il tuo futuro professionale. Ti serve un consulente che ti ascolti e ti consigli, con empatia e soluzioni concrete.

👉 Prenota la tua consulenza gratuita ora e affrontiamo insieme ogni passaggio!
📞 Tel: +39 049 613584
📧 Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
🔗 Prenota una consulenza informativa gratuita

Ravvedimento quadro RW conti esteri e cripto: integrazione della dichiarazione 2017 2018 e 2019

Ultim'ora 2023: Sanatoria Criptovalute 📅 👉 Prenota ora una consulenza su Google Calendar

https://www.studiocavallari.it/banca-finanziamenti-conti-correnti-e-leasing/sanatoria-e-rivalutazione-criptovalute-e-assets-digitali

Molti paesi, compresa la svizzera, hanno attuato lo scambio di informazioni automatico ( CRS Common reporting standard ) con la conseguenza che numerosi contribuenti hanno ricevuto dall'Agenzia delle Entrate la lettera di compliance al fine di indurli alla presentazione spontanea del quadro RW eventualmente omesso per il 2017-2018-2019.

E' di tutta evidenza l'interesse del contribuente ad integrare la dichiarazione dei redditi con la compilazione del quadro RW in relazione al monitoraggio fiscale di conti, titoli e immobili esteri per evitare le gravosi sanzioni applicabili. https://www.studiocavallari.it/servizi/contenzioso-tributario

Le criptovalute (es. Bitcoin) sono un tipo di moneta virtuale utilizzata per le transazioni online e sono disciplinate dall'art.1 c.2 lett. gg D.Lgs. 90/2017, che le identifica come “la rappresentazione digitale di valore, non emessa da una banca centrale o da un'autorità pubblica, non necessariamente collegata a una valuta avente corso legale, utilizzata come mezzo di scambio per l'acquisto di beni e servizi è trasferita, archiviata e negoziata elettronicamente”.

Si ricorda che il quadro relativo al monitoraggio fiscale va compilato anche in mancanza del supero delle soglie relative alla rilevanza fiscale delle plusvalenze, come nel caso delle criptovalute, e va compilato anche per la detenzione o disponibilità di somme, conti correnti, immobili e titoli all'estero.

Per la dichiarazione fiscale RW delle criptovalute occorre avere i saldi iniziali e finali dell'anno solare; spesso purtroppo su alcuni exchange non è possibile ottenere il valore spot al 31/12 e pertanto bisogna ricostruire il dato dai movimenti/ordini con l'accortezza di scaricare i dati spesso durante l'anno per non rischiare che la piattaforma non fornisca il dato. 

Per scaricare lo storico ordini ad esempio da Binance : --> Ordini--> ordine spot-->storico ordini. in alto a destra "esporta lo storico degli ordini" nella finestra selezioni "più di 6 mesi-personalizzato" e inserire le date. Ogni report generato, può andare indietro di max 1 anno dalla data della richiesta.

Dal 2022 i servi di exchange di criptovalute devono iscriversi al registro OAM ed inviare i dati richiesti:

Criptovalute: iscrizione nel registro OAM e trasmissione dei dati

Segnalo infine l'importante sentenza della Cassazione in materia di Residenza fiscale all'estero: 

Prova della residenza all’estero: valutazione omnicomprensiva

Tasso di usura

Ques.: N.  343307 - Rub. 560

TESTO QUESITO

Nel corso dell'anno 2013 il mio istituto di credito ha più volte alzato la percentuale di competenza delle sue commissioni di disponibilita' immediata fino a superare l'importo degli interessi da corrispondergli. Per verificare se il tasso applicato sia superiore al tasso d'usura è necessario computare oltre agli interessi corrisposti anche tutte le spese accessorie richieste es. commissione di disponibilità immediata? L'eventuale superamento del tasso deve essere considerato su base annuale o su base trimestrale ovvero ogni volta che la banca addebita le sue spettanze? Se vi sono più linee di finanziamento es. sconto effetti e fido di cassa vanno considerati separatamente o nella loro totalità? Vi ringrazio anticipatamente per la vs. cortese risposta

RISPOSTA

Ai sensi dell’art. 644, co. 4, c.p., il tasso d’interesse usuraio deve essere determinato tenendo conto di tutte le «commissioni remunerazioni a qualsiasi titolo e delle spese, escluse quelle per imposte e tasse, collegate all’erogazione del credito»; pertanto, anche le somme che la Banca ha percepito a titolo ad esempio di commissioni per massimo scoperto o altre commissioni come quella citata dal lettore di disponibilità immediata, devono essere considerate al fine di verificare la natura usuraia dei compensi conseguiti dalla Banca stessa (in tal senso si richiama Cass. Pen., 26.3.2010, n. 12028).

In tal senso si è pronunciato di recente anche il Tribunale di Padova, precisando che tali commissioni devono essere computate ai fini della determinazione del tasso soglia, perché costituiscono un costo comunque connesso all’erogazione del credito  precisando, inoltre che, ai sensi dell’art. 1815 c.c., devono ritenersi non dovute tutte le somme addebitate dalla Banca nei periodi in cui la stessa ha preteso dal correntista compensi usurari (Trib. Padova, 23.7.2012).

L’eventuale superamento del tasso soglia deve essere considerato su base trimestrale, in quanto trimestrale è il loro aggiornamento.

Infine, l’accertamento va rilevato autonomamente per ogni rapporto contrattuale.

Pensione integrativa: il regalo più prezioso per il futuro dei tuoi figli

Scopri come garantire ai tuoi figli un futuro previdenziale solido con PAC ed ETF o fondi pensione: strategie fiscali e di crescita del capitale.

Dott. Massimo Cavallari - Commercialista da oltre 25 anni, iscritto al n.932/A Padova ed Esperto de Il Sole 24 Ore - Aprile 2025

L' INPS garantirà di fatto solo pensioni sociali e di sussistenza perciò ho approfondito per Voi:

  • Come un PAC in ETF o un fondo pensione possa far crescere il capitale nel lungo periodo, sfruttando il potere dell’interesse composto.

  • L’importanza di scegliere un orizzonte temporale adeguato e la convenienza di un’esposizione azionaria quando si investe per i più giovani.

  • I vantaggi fiscali della previdenza complementare previsti dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR).

  • Come avviare un piano di risparmio anche per un figlio minorenne, mantenendo la piena titolarità fino alla maggiore età.

Se vuoi costruire per tuo figlio (o per te stesso) una pensione integrativa sicura, è il momento giusto per iniziare.
L’approccio corretto ti permette di:

  • Ottimizzare la fiscalità immediata e futura.

  • Avere flessibilità nella gestione degli investimenti.

  • Garantire un patrimonio solido da utilizzare all’ingresso nel mondo del lavoro o al raggiungimento della pensione.

Affidati alla mia esperienza di oltre 25 anni nel settore fiscale e previdenziale: insieme possiamo scegliere la soluzione più adatta alle tue esigenze familiari e agli obiettivi di lungo periodo.
Un buon piano non è solo una questione numerica, ma deve essere costruito con consapevolezza, competenza e attenzione alle tue esigenze personali.


Prenota ora una consulenza personalizzata:


FAQ – Pianificare una pensione integrativa per i figli

Quanto costa avviare un piano pensionistico integrativo per un minorenne?
Il costo dipende dal tipo di strumento scelto (PAC o fondo pensione). Con cifre a partire da 50 euro mensili si può già costruire un capitale importante nel tempo.

Qual è il vantaggio fiscale di un fondo pensione?
I versamenti sono deducibili fino a 5.164,57 € all'anno dal reddito imponibile, secondo il TUIR, riducendo l'IRPEF da pagare.

Meglio PAC o fondo pensione?
Dipende dagli obiettivi: il PAC offre più flessibilità finanziaria, il fondo pensione massimizza i vantaggi fiscali.

Posso cambiare strumento se cambiano le esigenze?
Sì, una buona pianificazione prevede la possibilità di rimodulare o riscattare parzialmente i fondi alle condizioni previste.


Fonte normativa di riferimento:

Ques. n.344594 Trasferibilità Minusvalenze da deposito titoli

Ques.: N.  344594 - Rub. 560

TESTO QUESITO

ho trasferito i miei titoli da una banca ad altra ed ho chiesto di trasferire anche le minusvalenze lasciando la liquidità sul c/c che non intendo chiudere. I titoli sono stati trasferiti ma no le minusvalenze in banca dicono che esse vengono trasferite solo alla chiusura del c/c è vero? grazie distinti saluti

RISPOSTA

Il lettore non precisa se il proprio è un regime amministrato o meno. Nel primo caso, sicuramente ogni banca conteggia plusvalenze e minusvalenze in modo autonomo, senza possibilità di alcuna permeabilità. Per poter utilizzare le minusvalenze realizzate al di fuori del rapporto ove esse si sono create, dovrebbe provvedere all'estinzione dello stesso. Verrebbe così a ricevere dall’istituto un’attestazione delle minusvalenze realizzate, suddivise per anno fiscale di formazione, da consegnare al nuovo intermediario, in modo da poter iniziare a compensarle con eventuali plusvalenze maturate. Nel caso in cui, invece, il lettore abbia optato per il regime della denuncia personale, egli avrà diritto di ricevere la stessa attestazione delle minusvalenze, da utilizzare poi in sede di denuncia dei redditi per compensarle con eventuali plusvalenze.

Convenienza su consigli di investimento e disinvestimento

Ques.: N.  343380 - Rub. 560

Salve, da anni ho il conto corrente presso la banca intesasanpaolo.Da qualche tempo ho alcuni dubbi circa i suggerimenti degli operatori a vendere titoli di investimento sottoscritti e non ancora scaduti al fine di capitalizzare, loro dicono, gli interessi maturati. Consigliano di vendere, circa un anno prima, titoli che hanno quasi raggiunto l'orizzonte temporale e che hanno avuto un alto rendimento. In precedenza ritiravo sempre i titoli dopo la scadenza; ora, invece, propongono di incassare gli interessi maturati che a loro avviso potrebbero diminuire anziché aumentare. Cosa ne pensa l'esperto? Mi auguro che lo scopo, da parte della banca, non sia quello di percepire commissioni in operazioni di investimento/disinvestimento. Grazie.

 

RISPOSTA

Gli operatori bancari allorquando forniscono indicazioni al cliente in materia di investimenti finanziari in forza dell’art. 21 TUF hanno il dovere di comportarsi con diligenza, correttezza e trasparenza, nell'interesse dei clienti e per l'integrità dei mercati e quindi di acquisire le informazioni necessarie dai clienti e di operare in modo che essi siano sempre informati sugli investimenti e sulle operazioni proposte; di organizzarsi in modo tale da ridurre al minimo il rischio di conflitti di interesse e, in situazioni di conflitto, agire in modo da assicurare comunque ai clienti trasparenza ed equo trattamento.
Tutti questi obblighi, sostanzialmente ribaditi anche con delibera Consob 1.7.1998, n. 11522, e succ. mod., appaiono teleologicamente diretti al perfezionamento di un'operazione finanziaria effettivamente consapevole, vantaggiosa ed adeguata alle condizioni patrimoniali e personali del soggetto investitore, in modo che questi sia costantemente ed adeguatamente informato in ordine alla natura, ai rischi ed alle implicazioni della specifica operazione finanziaria.

Ebbene, in relazione al quesito proposto dal lettore non è dato sapere a quale investimento egli si riferisca, tuttavia l’operatore bancario, secondo i principi testè accennati, dovrebbe dimostrare al cliente la concreta convenienza dell’operazione di disinvestimento proposta prima della naturale scadenza. Ciò potrebbe essere in caso di vantaggiose plusvalenze, vale a dire allorquando si riesca a disinvestire ottenendo un prezzo superiore al prezzo di estinzione, ovviamente maggiorato del rateo di interessi e al netto delle commissioni per le operazioni di disinvestimento.

📅 👉 Prenota ora una consulenza su Google Calendar


Iscriviti alla nostra Newsletter, niente spam ma solo informazioni utili per la Tua Azienda (Finanziamenti a Fondo Perduto, Credito Agevolato, Bandi, Agevolazioni Fiscali e molto altro).

Valore non valido
Valore non valido
Valore non valido

english language

chinese language

russian language

german language

romanian language

logo-cavallari

STUDIO CAVALLARI

COMMERCIALISTA A PADOVA