Aspetti fiscali delle Criptovalute token e Bitcoin: Valute estere – Valute Virtuali – Crypto – token – wallet – Exchange
Per chi vive o risiede in Italia, da ultima interpretazione di Ottobre 2020, la detenzione di criptovalute è sempre da dichiarare per il monitoraggio delle “valute estere” di cui alla Legge 167/1990 quadro RW come da risoluzione Agenzia delle Entrate n. 72/E/2016 a cui si collegano pesanti sanzioni.
I redditi derivanti da Valute virtuali e token sono imponibili come plusvalenze (o minusvalenze) di natura finanziaria da tassare in base alle aliquote vigenti sulla Dichiarazione dei Redditi ai sensi dell’art.67 comma 1, lett.c-ter del Tuir previa conversione in Euro con diverse modalità a seconda se detenute in Wallet o in Exchange
Non è possibile usare concatenazioni ed è importante tenere traccia delle modalità di calcolo.
I token da investimento vanno dichiarati in relazione al paese di emissione diversamente dalle valute virtuali utilizzate come strumento di pagamento.
Sono sempre validi i limiti di importo sotto i quali non saranno oggetto di tassazione tenuti per almeno 7 giorni su conto italiano, diversi da quelli di Wallet esteri. Tali importi sono da considerare complessivamente comprendendo sia valute fiat che valute virtuali nel corso dell’anno.
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