Partite IVA sotto accertamento: cosa rischiano davvero i forfettari
Dott. Massimo Cavallari - Commercialista da oltre 25 anni, iscritto al n.932/A Padova ed Esperto de Il Sole 24 Ore
📅 Aggiornato ad agosto 2025
Oltre 4.000 forfettari sotto verifica: cosa sta facendo il Fisco?
Negli ultimi mesi, l'Agenzia delle Entrate ha avviato un'ondata di controlli su più di 4.000 titolari di Partita IVA in regime forfettario, sospettati di aver beneficiato impropriamente della tassazione agevolata. Al centro dell’attenzione ci sono ricavi superiori ai 65.000 euro, oggi 85.000, soglia oltre la quale non si ha più diritto al regime forfettario secondo l’art. 1, commi 54-89, Legge 190/2014.
🔍 I controlli partono dai movimenti finanziari
Non basta più guardare solo alle fatture. Il Fisco ora incrocia:
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movimenti bancari e saldi annuali;
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utilizzo di carte prepagate;
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flussi in entrata e uscita;
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disponibilità patrimoniali.
Nei casi sospetti, i ricavi effettivi superano anche 90.000 euro in un solo anno, mentre nel 2022 risultano entrate per oltre 80.000 euro, confermando la natura continuativa dell’anomalia.
Quali sono i rischi per chi ha superato i limiti?
❌ Perdita del regime forfettario
Chi ha superato il limite di 65.000 (oggi 85.000) euro già nel 2021 e ha continuato ad applicare il regime agevolato anche nel 2022, rischia:
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passaggio forzato al regime ordinario con effetto retroattivo;
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calcolo IRPEF a scaglioni (fino al 43%);
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versamento di addizionali regionali e comunali;
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possibile applicazione di IRAP o IRES per le società;
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sanzioni e interessi per imposte non versate correttamente;
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obbligo di tenuta della contabilità ordinaria e liquidazioni IVA.
👉 Il danno economico può essere rilevante, soprattutto per chi non ha accantonato quanto necessario per affrontare eventuali rettifiche.
Perché il tuo commercialista può fare la differenza?
Un controllo su un regime agevolato come il forfettario può sembrare banale, ma non lo è. Serve esperienza, strategia e conoscenza approfondita della normativa per:
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ricostruire correttamente il volume d'affari;
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difendersi da accertamenti infondati;
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evitare errori nei modelli di comportamento futuri;
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valutare eventuali istanze di autotutela.
Un buon commercialista è prima di tutto un buon consigliere, capace di proteggere la tua attività anche quando il Fisco alza il livello dell’attenzione.
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FAQ – Verifiche fiscali sui forfettari
❓ Supero i 85.000 euro nel 2025, quando passo al regime ordinario?
Nel 2026. Il regime forfettario si applica solo se i ricavi dell’anno precedente non superano 85.000 euro.
❓ Possono contestarmi ricavi non fatturati ma presenti sul conto?
Sì. L’Agenzia può presumere redditi non dichiarati se le entrate non giustificate sono consistenti e ripetute.
❓ Una vincita o una polizza riscattata mi fanno uscire dal forfettario?
No, se si tratta di operazioni occasionali e non reddituali. Ma è necessario documentarle.
❓ Posso difendermi se ricevo un accertamento?
Certo. È possibile presentare documentazione, memorie difensive o istanze di autotutela, ma è fondamentale agire in modo tempestivo con l’assistenza di un professionista.
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Partite IVA 2025 nel mirino del Fisco: accertamenti sui forfettari per ricavi oltre 85.000 euro. Scopri cosa rischi e come difenderti con un buon commercialista


