Criptovalute & Fisco UE 2026: DAC8 digitalizza lo scambio di dati su redditi, stipendi e asset digitali
Aggiornato al 14 ottobre 2025
Dott. Massimo Cavallari – Commercialista da oltre 25 anni, iscritto al n.932/A Padova ed Esperto de Il Sole 24 Ore
Cosa cambia dal 1° gennaio 2026 (in sintesi)
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Scambio automatico di informazioni tra amministrazioni fiscali UE anche su cripto-attività: gli operatori (CASP/exchange, wallet provider, broker) dovranno identificare i clienti e reportare annualmente operazioni e saldi secondo standard UE allineati all’OCSE-CARF. Taxation and Customs Union+1
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TIN (codice fiscale): DAC8 rafforza raccolta, comunicazione e scambio del TIN per collegare redditi e posizioni fiscali transfrontaliere (ma non crea un NIF unico europeo).
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Tempistiche: prima annualità d’applicazione 2026; invio entro 31 gennaio 2027 alle autorità competenti.
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Ruling per persone fisiche “high-net-worth”: lo scambio automatico si estende anche a determinati accordi preventivi transfrontalieri relativi a individui (soglia tipica delle operazioni oggetto di ruling: ≥ 1,5 milioni €).
Perché DAC8 è una svolta
Con la Direttiva (UE) 2023/2226 (DAC8), l’UE aggiorna la storica Direttiva 2011/16/UE sulla cooperazione amministrativa per chiudere le asimmetrie informative e rendere tracciabili redditi e capitali anche quando maturano in Stati diversi o su piattaforme digitali. Il perno è uno scambio standardizzato e sicuro di dati (stipendi, dividendi, polizze vita, immobili, cripto) tra le autorità fiscali degli Stati membri. EUR-Lex+1
Crypto sotto la lente: obblighi per piattaforme e utenti
Operatori (CASP/exchange, wallet provider, broker)
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Due diligence fiscale/KYC: raccolta di dati identificativi (nome, indirizzo, Paese di residenza fiscale, TIN, data/luogo di nascita), più identificatori degli account crypto ove applicabile.
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Report annuale: volumi/numero transazioni, conversioni fiat, trasferimenti, ecc., con trasmissione all’autorità fiscale nazionale per lo scambio UE. Prima scadenza: 31/01/2027 (anno 2026). Regnology
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Allineamento a MiCA: definizioni coerenti con il Reg. (UE) 2023/1114 (MiCA) per una cornice unica su cripto-attività in tutta l’Unione.
Utenti/investitori
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Dovranno fornire e aggiornare correttamente le informazioni fiscali richieste; l’operatività potrà essere limitata/sospesa dalle piattaforme in caso di inadempienze ripetute. (Prassi già evidenziata nei framework CARF/DAC8).
Controlli e privacy: come si bilanciano?
DAC8 nasce per contrastare evasione/elusione tramite scambio di informazioni mirato e proporzionato; il dibattito accademico evidenzia l’esigenza di bilanciare trasparenza fiscale e tutela dei dati personali (GDPR), specie sui dataset crypto.
Ruling e grandi patrimoni: cosa prevede DAC8
Dal 2026 rientrano nello scambio automatico anche taluni ruling transfrontalieri su persone fisiche (es. determinazione residenza fiscale o operazioni ≥ 1,5 mln €). Obiettivo: trasparenza e riduzione dei vantaggi arbitrali da spostamenti di residenza o strutture opache.
Cosa fare adesso (check-list operativa)
Per operatori/CASP
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Aggiornare KYC/IT per raccolta TIN e tracciatura transazioni.
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Mappare i flussi e i campi richiesti da CARF/DAC8; definire responsabilità e controlli interni.
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Allineare definizioni a MiCA e predisporre report 2026 entro 31/01/2027.
Per investitori e aziende
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Verificare che i provider siano conformi a DAC8/MiCA. EUR-Lex
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Tenere storico completo delle operazioni (transfer, swap, staking/lending).
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Allineare la dichiarazione (redditi e quadro RW, se applicabile) e la documentazione probatoria.
Fonti ufficiali
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Direttiva (UE) 2023/2226 – DAC8 (testo su EUR-Lex). EUR-Lex
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Commissione UE – Pagina DAC8 (sintesi e Q&A). Taxation and Customs Union
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Timeline e scadenze DAC8/CARF (prima comunicazione entro 31/01/2027).
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Regolamento (UE) 2023/1114 – MiCA (quadro regolatorio cripto). EUR-Lex
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Estensione ai ruling per individui ≥ €1,5 mln (analisi professionali).
FAQ – DAC8 in pratica
1) Esiste un “NIF europeo” unico?
No. DAC8 rafforza la raccolta e lo scambio del TIN (codice fiscale) dei contribuenti per collegare i dati transfrontalieri, ma non istituisce un nuovo NIF UE unico.
2) Ci sarà un “registro centralizzato” delle cripto a livello UE?
No. È previsto reporting standardizzato dagli operatori alle autorità nazionali e scambio automatico tra Stati membri; non un registro pubblico/centrale delle posizioni dei singoli. Taxation and Customs Union
3) Da quando scattano gli obblighi di report?
Dall’anno 2026; invio dei dati entro 31 gennaio 2027 per l’annualità 2026.
4) Quali dati sulle cripto saranno trasmessi?
Dati identificativi (incluso TIN), residenza fiscale, identificatori di account e dettagli delle transazioni/movimenti.
5) E per i ruling delle persone fisiche?
Dal 2026 alcuni ruling transfrontalieri per individui (ad es. residenza fiscale o operazioni ≥ €1,5 mln) entrano nello scambio automatico.
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