Agenzia delle Entrate 2025: stretta sulle contabilità inattendibili e sui forfettari – cosa cambia per imprese e professionisti
Dott. Massimo Cavallari – Commercialista da oltre 25 anni, iscritto al n. 932/A Padova ed Esperto de Il Sole 24 Ore
Aggiornamento: ottobre 2025
Contabilità inattendibile: quando il Fisco può presumere reati fiscali
L’ordinanza n. 27118/2025 della Corte di Cassazione segna un punto di svolta nel rapporto tra contribuenti e Agenzia delle Entrate: se la contabilità è incompleta, falsa o inattendibile, l’Amministrazione può ricostruire i redditi anche solo con presunzioni semplici e invertire l’onere della prova.
👉 In altre parole, non è più il Fisco a dover dimostrare l’evasione, ma il contribuente a dover provare che la propria contabilità è corretta.
Cosa prevede la Cassazione n. 27118/2025
La Corte richiama l’art. 39 del D.P.R. 600/1973 e l’art. 2729 del codice civile, confermando che l’Agenzia delle Entrate può utilizzare presunzioni “gravi, precise e concordanti” per ricostruire i redditi non dichiarati.
In presenza di fatture false o di rapporti commerciali inesistenti, il Fisco è autorizzato a ignorare i dati contabili ufficiali e a stimare i ricavi in base a indizi logici (scostamenti bancari, incongruenze IVA, margini anomali).
L’inversione dell’onere della prova
Una volta accertata l’inattendibilità, spetta al contribuente dimostrare la regolarità dei propri dati contabili, presentando documenti e giustificativi puntuali.
Chi non è in grado di farlo rischia accertamenti induttivi, sanzioni maggiorate e, nei casi più gravi, contestazioni penali tributarie.
Controlli mirati anche sui forfettari
Parallelamente, l’Agenzia delle Entrate avvia una nuova campagna di controlli sui contribuenti in regime forfettario:
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verifica della soglia di ricavi e compensi (85.000 euro);
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limite di 20.000 euro per le spese di personale;
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controllo su redditi da lavoro o pensione oltre i 30.000 euro;
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analisi su partecipazioni societarie e fatturazioni incrociate;
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monitoraggio dell’aliquota agevolata del 5% e della corretta compilazione del quadro RS.
Le sanzioni minime aumentano del 10% ai sensi dell’art. 1, comma 74, L. 190/2014.
Cosa devono fare imprese e professionisti
La sentenza e la nuova campagna di controlli evidenziano un punto chiave: la contabilità non è una commodity.
Ogni errore formale può diventare un indizio di evasione, con conseguenze gravi.
👉 Ecco perché serve il supporto di un commercialista esperto, in grado di:
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garantire tenuta contabile impeccabile;
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prevenire contestazioni e accertamenti;
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accompagnare l’impresa in caso di verifica, con strategie difensive documentate e tempestive.
FAQ
1. Cosa significa “contabilità inattendibile”?
Scritture contabili che contengono errori, omissioni o incongruenze tali da non rappresentare fedelmente la realtà aziendale.
2. Quali sono le conseguenze fiscali?
Il Fisco può ricostruire i redditi con presunzioni e applicare sanzioni amministrative o penali.
3. I controlli riguardano anche i forfettari?
Sì, con attenzione ai limiti di ricavi, spese e redditi personali.
4. Come posso tutelarmi?
Affidandoti a un professionista qualificato che verifichi la correttezza della tua contabilità e predisponga una difesa documentata.
📞 Per verificare la solidità della tua contabilità o ricevere assistenza in caso di accertamento fiscale:
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