Bonus Formazione 4.0
Le spese, per poter fruire di tale bonus, devono essere sostenute nel periodo di imposta a partire dal 1 gennaio 2018. Inizialmente, il credito d’imposta previsto era pari al 50%, attualmente il credito è riconosciuto è pari al 40% relativo alle spese formazione altamente qualificata effettuate dall’impresa nei confronti dei propri dipendenti. Il limite massimo i spesa rientrante nella misura agevolabile è pari a 300 mila Euro.
Esso si applica all'intera spesa in formazione sostenuta dall'azienda. Il credito per essere riconosciuto deve riguardare spese in formazione altamente innovative e qualificate in linea con gli obiettivi prefissati dal governo inerenti al piano industria 4.0. Il credito è riconosciuto per le spese effettuate durante il periodo d’imposta che va dall’1 gennaio 2018 fino al 31 dicembre 2020.
Dunque, le spese soggette ad agevolazione sono:
- cybersicurezza;
- realtà aumentata;
- robotica;
- manifattura additiva;
- big data;
- cloud computing;
- sistemi cyber-fìsici.
Vengono, pertanto, escluse tutte quelle spese di formazione inerenti la formazione ordinaria di cui le imprese sono obbligate.
Il bonus si applicherà direttamente al costo orario del personale impiegato nelle attività di formazione, le quali dovranno essere definite attraverso o contratti collettivi aziendali o addirittura tramite contratti territoriali.
Trattandosi di un credito d’imposta, viene riconosciuto tramite compensazione con modello F24 a decorrere del periodo d’imposta dell’anno successivo in cui le spese sono state sostenute. Pertanto, ai sensi dell’articolo 34 della Legge 388 del 2000, non viene applicato il limite annuale previsto per le compensazioni con modello F24, pari a 700 mila Euro. Né il limite previsto per le compensazioni dei crediti d’imposta derivanti da agevolazioni fiscali, pari a 250 mila Euro da indicare nel quadro RU del modello Redditi introdotto dall’articolo 1, comma 53, della Legge 244/2007.
In sede di dichiarazione, le imprese che hanno fruito di tale credito dovranno indicarlo nel modello Redditi relativo al periodo d'imposta in cui le spese sono state sostenute e nelle successive dichiarazioni finché non si realizza il suo completo utilizzo.
Tale credito non concorre né alla formazione del reddito ai fini IRES, né, ai fini IRAP, alla formazione della base imponibile.
Per vigilare sulla corretta applicazione della norma sono previsti numerosi controlli, anche abbastanza severi. Le aziende che usufruiscono di tale bonus dovranno, infatti, disporre di una “apposita documentazione contabile certificata dal soggetto incaricato della revisione legale o dal collegio sindacale o da un professionista iscritto nel Registro dei revisori legali, di cui al decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39. Tale certificazione deve essere allegata al bilancio”.
E’ necessario, al fine di poter fruire di tale credito, avvalersi di un revisore che avrà il compito di sviluppare la certificazione, qualora l’impresa non sia soggetta alla revisione legale.
Le spese sostenute per ottenere tale certificazione sono anch’essi agevolabili all’interno del bonus per una spesa massima di 5 mila Euro.
Il revisore o la società di revisione devono svolgere il proprio operato in maniera indipendente e senza essere influenzati, né essere coinvolti nel processo decisionale aziendale(articolo 10, del D.Lgs. 39/2010).
Le aziende già soggette a bilancio revisionato, non sono tenute ad osservare a tali adempimenti.
VOUCHER PER LA DIGITALIZZAZIONE DELLE PMI
D.M. 24/10/2017 (IN G.U. DEL 4/11/2017) E 06/03/2017; DL 145/2013 - DELIBERA CIPE N. 47/2017 IL CONTRIBUTO PER L’E-COMMERCE E AL BANDA LARGA
Sintesi: il MISE ha recentemente dato attuazione alla concessione del contributo per favorire la digitalizzazione delle PMI, finalizzato all’acquisto:
- di software, hardware o servizi finalizzati alla digitalizzazione dei processi aziendali
- collegamenti ad Internet tramite banda larga/ultralarga o tecnologia satellitare
- formazione qualificata del personale nel campo ICT
Il contributo va richiesto tramite procedura telematica dal sito istituzionale del MISE, i cui termini di trasmissione decorrono dal 30/01/2018 fino al 9/02/2018 (senza applicazione di un criterio cronologico).
Esso è pari al 50% delle spese, ed è concesso nella misura massima di €. 10.000, che potrà essere ridotto nel caso in cui le risorse stanziate per singola regione non siano sufficienti a coprire l’importo richiesto.
L’art. 6 c. 1-3 D.L. 145/2013 (cd. “Destinazione Italia”) ha previsto la concessione di un contributo per favorire i seguenti processi di digitalizzazione ed ammodernamento tecnologico delle PMI:
Miglioramento dell'efficienza aziendale
Connettività a banda larga e ultralarga
Modernizzazione dell'organizzazione del lavoro
Sviluppo di soluzioni di e-commerce
Collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare
Formazione qualificata, nel campo ICT, del personale delle suddette PMI
SPESE AMMISSIBILI
1) Miglioramento efficienza aziendale, Acquisto hardware, software e servizi di consulenza specialistica strettamente finalizzati alla digitalizzazione dei processi aziendali
2) Modernizzazione organizzazione lavoro
Acquisto hardware, software e servizi di consulenza specialistica per la modernizzazione dell'organizzazione del lavoro, con specifico riferimento all'uso di strumenti tecnologici e introduzione di forme flessibili di lavoro, tra cui il telelavoro
3) Sviluppo di soluzioni di e-commerce
Acquisto di hardware, software anche specifici per la gestione delle transazioni on-line e per i sistemi di sicurezza della connessione di rete, e servizi di consulenza specialistica finalizzati allo sviluppo di soluzioni di e-commerce
4) Connettività a banda larga e ultralarga
Attivazione del servizio sostenute una tantum, con esclusivo riferimento ai costi di realizzazione delle opere infrastrutturali e tecniche, quali lavori
di fornitura, posa, attestazione, collaudo dei cavi e ai costi di dotazione e installazione degli apparati necessari alla connettività a banda larga e ultralarga.
5) Collegamento alla rete internet con tecnologia satellitare
Acquisto e attivazione di decoder e parabole per il collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare.
6) Formazione qualificata del personale
Partecipazione a corsi e per l’acquisizione di servizi di formazione qualificata
IL CONTRIBUTO
L’agevolazione consiste nel riconoscimento di un voucher, nel limite delle risorse disponibili: . di importo non superiore a € 10.000 per ciascun soggetto beneficiario
. concessi nella misura massima del 50% del totale delle spese ammissibili.
Voucher internazionalizzazione Mise da 10.000 euro a titolo di contributo economico a fondo perduto destinati alle piccole e medie imprese che intendono sviluppare la loro presenza sui mercati oltreconfine attraverso la figura specializzata chiamata Temporary Export Manager.
Il TEM, si occuperà di studiare per l'impresa, un progetto e la gestione dei processi e dei programmi sui mercati esteri.
Una volta presentata la domanda voucher internazionalizzazione ed ottenuto il riconoscimento del contributo di 10.000 euro, le imprese richiedenti, dovranno rivolgersi ad una Società fornitrice dei servizi, a scelta tra quelle presenti nell'elenco pubblicato dal Mise.
Voucher internazionalizzazione: cosa sono e come funzionano:
Cosa sono i voucher internazionalizzazione MISE : sono un contributo economico a fondo perduto dal valore di 10.000 euro che lo Stato Italiano riconosce a tutte le piccole e medie imprese che voglio sviluppare la propria idea d'impresa a livello internazionale ed espanderla sui mercati esteri di tutto il mondo.
Funzionano così: le PMI in possesso dei requisiti, devono inviare la domanda voucher internalizzazione online al MISE, per accedervi è richiesto all'impresa un cofinanziamento che per il primo bando è di almeno 3 mila euro, per cui il costo complessivo sostenuto dell'azienda deve essere di 13.000 euro.
Se la domanda viene accettata, l'azienda deve rivolgersi ad una Società fornitrice dei servizi, a scelta tra quelle inserite nell'apposito elenco MISE ed inserire al suo interno, per almeno 6 mesi, un temporary export manager, TEM con il compito di studiare, progettare e gestire processi e programmi di sviluppo sui mercati esteri.
I beneficiari dei voucher internalizzazione, sono:
micro, piccole e medie imprese (PMI), di qualsiasi forma giuridica;
Reti di imprese tra PMI, con fatturato minimo di 500 mila euro nell’ultimo esercizio contabile chiuso.
Tale vincolo non è previsto per le Start-up iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese, di cui art. 25 comma 8 L.179/2012
Non possono invece partecipare al bando voucher internazionalizzazione MISE: le imprese individuali, società di persone e società di professionisti quest'ultime solo se non hanno come forma giuridica quella di società di capitali o di cooperativa.
I soggetti beneficiari dei voucher 10.000 per l'internazionalizzazione per l’inserimento in azienda di un TEM per almeno sei mesi, a fronte di una quota di cofinanziamento da parte dell’impresa di almeno 3 mila euro ed il secondo, spettano due tipi agevolazioni:
1) Voucher early stage:
Voucher di 10.000 euro a fronte di un contratto di servizio di almeno a 13.000 IVA inclusa.
Il contratto di servizio, va stipulato con una delle società fornitrici presenti nell’elenco società di TEM del Mise che sarà pubblicato online entro il 20 dicembre.
Il voucher è di 8.000 euro per i soggetti che hanno già beneficiato del precedente bando.
2) Voucher advanced stage:
Voucher di 15.000 euro a fronte di un contratto di servizio di almeno a 25.000 IVA inclusa.
Il contratto di servizio, stipulato con una delle società di TEM del Ministero, deve avere una durata minima di 12 mesi.
Inoltre, è prevista per le PMI, la possibilità di ottenere un contributo aggiuntivo di altri 15.000 euro, qualora vengano raggiunti gli obiettivi fissati dal TEM in termini di volumi di vendita all’estero:
- se l'aumento del volume d’affari estero è almeno del 15% rispetto a quello del 2017 e se si verifica nel corso del 2018 fino al 31 marzo 2019.
- se l'incidenza percentuale del volume d’affari derivante da operazioni estere sul totale del volume d’affari, nel 2018 fino al 31 marzo 2019, è almeno pari al 6%.
Come si richiedono i voucher internalizzazione?
Le PMI interessate a fruire di una delle due agevolazione previste con i voucher internalizzazione 2017devono presentare, attraverso sempre la piattaforma informatica utilizzata per la registrazione:
- Domanda in bollo: debitamente compilata;
- Contratto stipulato con la società scelta tra quelle presenti nell’elenco pubblicato sul sito del MISE nella sezione "Elenco Società di Servizi TEM", ai fini della rendicontazione della spesa.
- La domanda così compilata + i documenti richiesti allegati, devono essere firmati dal legale rappresentante della società mediante l'apposizione della firma digitale e inviati via PEC.