Trasferire la Residenza all’Estero per Pagare Meno Tasse: Regole 2025 e Documenti Necessari
Dott. Massimo Cavallari - Commercialista da oltre 25 anni, iscritto al n.932/A Padova ed Esperto de Il Sole 24 Ore
Articolo aggiornato al 8 maggio 2025
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Scopri come trasferire la residenza all’estero nel 2025 in modo legale per ridurre la pressione fiscale. Requisiti, documenti e norme spiegate con chiarezza da un esperto.
Come trasferire la residenza all’estero per non pagare tasse in Italia
Molti imprenditori, lavoratori autonomi e smart worker valutano il trasferimento della propria residenza all’estero con l’obiettivo di accedere a un regime fiscale più leggero. Ma attenzione: farlo correttamente è fondamentale per evitare contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Ecco tutto ciò che serve sapere per essere in regola, dai riferimenti normativi ai documenti da predisporre.
Normativa di riferimento: quando si è considerati fiscalmente residenti in Italia?
L’articolo 2 del D.P.R. n. 917/1986 (TUIR) stabilisce che una persona è considerata fiscalmente residente in Italia se, per la maggior parte del periodo d’imposta (ossia almeno 183 giorni), sussiste una delle seguenti condizioni:
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Domicilio in Italia, anche se si vive all’estero;
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Residenza anagrafica in Italia;
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Presenza di legami affettivi o familiari significativi (convivenze, figli, relazioni stabili).
👉 La semplice assenza dall’Italia non basta per essere considerati fiscalmente residenti all’estero.
Fonte normativa: Agenzia delle Entrate – Residenza fiscale persone fisiche
L’obbligo di iscrizione all’AIRE e la presunzione legale di residenza
Se intendi trasferirti in modo stabile all’estero, devi iscriverti all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero). La mancata iscrizione comporta una presunzione legale di residenza in Italia, anche se vivi all’estero.
Tuttavia, questa presunzione è relativa: puoi dimostrare la tua effettiva residenza fiscale estera tramite documenti concreti.
Documenti utili da conservare:
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Certificato di residenza fiscale rilasciato dallo Stato estero (meglio se convenzionato con l’Italia ex art. 4 Convenzione contro le doppie imposizioni);
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Contratto di locazione o proprietà dell’immobile all’estero;
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Bollette e utenze intestate con consumi regolari;
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Prova di lavoro o attività svolta all’estero (contratti, buste paga);
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Copia delle dichiarazioni dei redditi e pagamenti effettuati all’estero;
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Prove di legami sociali, culturali o familiari nel nuovo Paese.
Presenza fisica in Italia: quando scatta la tassazione
Giorni in Italia | Implicazione fiscale |
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Fino a 90 giorni | Considerato soggiorno turistico |
91–182 giorni | Presunzione di permanenza per interesse |
≥183 giorni | Residenza fiscale automatica in Italia |
Anche se sei formalmente residente all’estero, se passi più di metà anno in Italia, il Fisco potrebbe considerarti residente italiano a fini fiscali.
Le regole per le società
Anche le società possono essere considerate fiscalmente residenti in Italia se:
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hanno sede legale in Italia;
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oppure hanno sede di direzione effettiva in Italia;
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oppure gestiscono in via prevalente le proprie attività dal territorio italiano.
Sono criteri alternativi: basta che ne sia verificato uno solo per far scattare l’obbligo di tassazione in Italia.
Come evitare contestazioni dell’Agenzia delle Entrate
Per tutelarti da contestazioni, è fondamentale documentare la propria presenza fiscale all’estero e dichiarare correttamente i redditi secondo quanto previsto dalla normativa italiana:
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Art. 3 TUIR: tassazione dei redditi ovunque prodotti per i residenti;
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Obblighi di monitoraggio fiscale: dichiarare le attività patrimoniali e finanziarie detenute all’estero (quadro RW del Modello Redditi PF).
Serve un commercialista esperto per non commettere errori
Il trasferimento di residenza fiscale non è una “scorciatoia” per non pagare le tasse, ma una scelta che richiede pianificazione e competenza. Un commercialista esperto può aiutarti a:
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Valutare il corretto Paese di destinazione;
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Strutturare in modo legale la tua posizione fiscale e patrimoniale;
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Evitare accertamenti e contestazioni future.
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FAQ – Trasferire la residenza all’estero
❓ Serve per forza l’iscrizione AIRE per non pagare tasse in Italia?
Sì, ma da sola non basta: va accompagnata da una documentazione solida che dimostri il reale trasferimento all’estero.
❓ Posso lavorare in smart working da Bali ed evitare le tasse italiane?
Solo se trascorri meno di 183 giorni in Italia e rispetti le regole sul trasferimento effettivo della residenza.
❓ Cosa succede se vengo considerato ancora residente in Italia?
Potresti essere tassato su tutti i tuoi redditi mondiali e soggetto a pesanti sanzioni.
❓ Quali Stati offrono regimi fiscali agevolati?
Ci sono Paesi con convenzioni contro le doppie imposizioni, tassazione territoriale o agevolazioni per nuovi residenti, come Portogallo, Emirati Arabi, Panama, Thailandia.
Traduzione in inglese (estratto per AI snippet usage)
Title: How to Change Your Tax Residency in 2025 and Pay Less Taxes Legally
To avoid Italian taxation, an individual must reside abroad for more than 183 days a year, deregister from AIRE, and prove effective ties with the new country through documentation (utility bills, tax filings, employment contracts). Failing this, the Italian Tax Authority may presume fiscal residency and tax worldwide income.