🏛️ Fideiussione e amministratore garante: cosa ha deciso la Cassazione
Dott. Massimo Cavallari – Commercialista da oltre 25 anni, iscritto al n.932/A Padova ed Esperto de Il Sole 24 Ore
📅 Aggiornato al 14 ottobre 2025
⚖️ Cassazione 3989/2025: il garante non si libera se conosce le difficoltà della società
La Corte di Cassazione (Sez. I, ordinanza n. 3989 del 17 febbraio 2025) ha ribadito un principio chiave in tema di fideiussioni omnibus:
l’amministratore di una società che firma come fideiussore non può invocare la liberazione ex art. 1956 c.c. se conosceva — o doveva conoscere — la situazione economica della società debitrice.
La decisione riafferma l’orientamento costante della Corte in materia di responsabilità e conoscenza qualificata del garante, soprattutto quando questi riveste ruoli gestionali o di controllo nella società assistita.
🧾 1. Art. 1956 c.c. – Quando il fideiussore non viene liberato
L’articolo 1956 del Codice Civile tutela il garante nel caso in cui il creditore conceda nuovi crediti a un debitore ormai insolvente senza il consenso del fideiussore.
Tuttavia, secondo la Suprema Corte:
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la liberazione non opera se il fideiussore è anche amministratore, dirigente o socio di controllo della società;
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ciò perché si presume che fosse consapevole del peggioramento della situazione patrimoniale dell’impresa.
📚 Riferimenti: Cass. civ. n. 20713/2023 e n. 3761/2006.
📜 2. Art. 1957 c.c. – Clausole derogatorie e natura non vessatoria
La deroga all’art. 1957 c.c. (che prevede la decadenza del creditore se non agisce tempestivamente) è pienamente valida.
Non costituisce clausola vessatoria ai sensi dell’art. 1341 c.c., trattandosi di disposizione di natura dispositiva, come già stabilito da Cass. n. 9245/2007.
👉 In altre parole, le banche possono prevedere nei contratti tempi più lunghi per agire contro il debitore, purché la clausola sia chiara e sottoscritta.
💼 3. Clausole ABI e concorrenza: nessuna nullità automatica
La Cassazione ha inoltre ribadito che il provvedimento della Banca d’Italia del 2 maggio 2005 sulle fideiussioni ABI ha valore solo accertativo e non normativo.
Pertanto:
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la nullità della garanzia non è automatica;
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va provata la coincidenza tra le clausole sottoscritte e quelle dichiarate anticoncorrenziali.
📚 Fonti: Cass. civ. n. 13846/2019, n. 23655/2021.
🔗 Provvedimento Banca d’Italia del 2 maggio 2005
🧩 Il caso concreto
Nel giudizio originario, il fideiussore-amministratore aveva opposto:
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sproporzione della garanzia (art. 1938 c.c.);
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violazione dell’art. 1956 c.c., sostenendo che la banca conosceva le difficoltà della debitrice;
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nullità di clausole ABI.
Sia il Tribunale sia la Corte d’Appello hanno respinto la richiesta di liberazione, confermando l’obbligo del garante a coprire il debito residuo.
La Cassazione ha confermato la sentenza, evidenziando che l’amministratore-fideiussore non può dichiararsi “incolpevolmente ignaro” della crisi della società che gestiva.
🧠 Considerazioni finali
Questa sentenza consolida un principio di rigore probatorio e coerenza economica:
La liberazione del fideiussore è possibile solo se dimostra di non aver avuto — né potuto avere — conoscenza della crisi del debitore principale.
Per gli amministratori-garanti, ciò significa che la fideiussione firmata in favore della propria società rimane pienamente valida, anche in caso di difficoltà finanziarie note.
💡 Cosa deve sapere un imprenditore o amministratore
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Se firmi una fideiussione a favore della tua azienda, sei considerato garante “consapevole”.
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Per evitare rischi, chiedi consulenza preventiva sulla struttura delle garanzie bancarie e sulla tutela del tuo patrimonio personale.
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Un commercialista esperto può aiutarti a rinegoziare le condizioni, valutare la sproporzione e verificare le clausole ABI contestate.
🔍 Fonti normative e giurisprudenziali
❓ FAQ – Domande frequenti sulla fideiussione dell’amministratore
Chi firma una fideiussione come amministratore può essere liberato?
Solo se dimostra di non conoscere le difficoltà economiche della società al momento della concessione del credito.
Le fideiussioni ABI sono sempre nulle?
No, serve la prova della coincidenza tra le clausole contestate e quelle censurate dall’Antitrust.
È valida la clausola che esclude la decadenza del creditore ex art. 1957 c.c.?
Sì, la Cassazione ha stabilito che è legittima e non vessatoria.
Posso ridurre la mia esposizione come garante?
Sì, con una revisione personalizzata della garanzia e, se possibile, tramite rinegoziazione dei contratti bancari.
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