Se sei un dipendente pubblico, è importante prestare attenzione alla nuova normativa che prevede il pignoramento dello stipendio in caso di debiti fiscali non saldati. La legge di bilancio 2025, infatti, impone alle pubbliche amministrazioni di verificare l’esistenza di debiti superiori ai 5.000 euro prima di erogare stipendi o emolumenti superiori a 2.500 euro. La misura entrerà in vigore nel 2026, dando tempo alle amministrazioni di adeguare i sistemi informatici.
Secondo i dati del Ministero delle Finanze, circa 250.000 dipendenti pubblici hanno debiti superiori ai 5.000 euro, e di questi, 30.000 percepiscono stipendi di circa 3.500 euro al mese. Il pignoramento sarà applicato a chi supera i 2.500 euro lordi mensili, con importi variabili in base allo stipendio. Ad esempio, per uno stipendio di 3.500 euro, il pignoramento sarà di circa 500 euro al mese.
Tuttavia, non c'è motivo di panico: se hai debiti fiscali, puoi sfruttare questo periodo di transizione per metterti in regola. Inoltre, il Decreto Legislativo 110/2024 ha ampliato le possibilità di contestare le cartelle esattoriali, dando maggiore spazio per ottenere riduzioni o l'annullamento dei debiti. Inoltre, dal 1° gennaio 2025, i contribuenti hanno 60 giorni, anziché 30, per pagare, chiedere una rateizzazione o fornire giustificazioni.
Se ti trovi in questa situazione, non esitare a prendere in considerazione una consulenza professionale per esaminare la tua posizione fiscale e evitare sorprese future.
Chiamaci allo 049 613584