Partite IVA, controlli fiscali automatizzati con l’IA: attenzione a cosa scrivete in fattura
Aggiornato al 5 maggio 2025 – a cura del Dott. Massimo Cavallari, Commercialista da oltre 25 anni, iscritto al n.932/A Padova ed Esperto de Il Sole 24 Ore
H1: Fatture elettroniche sotto la lente dell’intelligenza artificiale: nuove verifiche fiscali per le Partite IVA
L’Agenzia delle Entrate introduce controlli automatici basati sull’IA: ecco come funzionano, chi rischia di più e come tutelarsi grazie a un commercialista esperto.
H2: Come funziona il nuovo sistema di controllo basato sull’intelligenza artificiale
Da inizio 2025, l’Agenzia delle Entrate ha implementato un sistema di analisi automatica delle fatture elettroniche, con l’obiettivo di verificare l’inerenza delle spese rispetto al codice ATECO dell’attività. Il monitoraggio avviene in tempo reale grazie all’infrastruttura tecnologica di Sogei, con l'ausilio di modelli di intelligenza artificiale e analisi semantica del linguaggio.
👉 Le diciture generiche come “servizi vari” o “collaborazioni esterne”, se non dettagliate, possono far scattare un alert automatico.
H2: Chi rischia di più: microimprese, professionisti e freelance
Le Partite IVA senza assistenza contabile professionale sono i soggetti più vulnerabili. Gli errori di compilazione, le descrizioni ambigue o la mancata documentazione del nesso tra spesa e attività economica possono causare:
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Esclusione della detrazione IVA
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Indeducibilità del costo
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Sanzioni fino al 180% dell’imposta
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Accertamenti bancari e redditometrici
🔎 La semplice emissione della fattura non basta a legittimare la spesa: è chi la registra e la usa che ne risponde fiscalmente.
H2: Il principio di inerenza si applica ora anche agli algoritmi
La base normativa resta l’art. 109 del T.U.I.R., che prevede la deducibilità solo per i costi inerenti all’attività d’impresa. Tuttavia, l’interpretazione ora passa attraverso algoritmi di controllo, che non tollerano ambiguità o contraddizioni con l’oggetto sociale.
📌 Esempio: se una ditta individuale edile acquista articoli di moda o prodotti non attinenti, il sistema lo rileva come anomalia.
Fonti ufficiali:
H2: Cosa fare per tutelarsi: le buone pratiche da adottare subito
Per evitare contestazioni, è indispensabile un approccio più preciso e documentato nella gestione della fatturazione:
H3: 5 consigli chiave per mettersi al sicuro
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Descrizioni dettagliate: specificare esattamente natura e funzione della spesa.
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Separazione spese private/aziendali: no a usi promiscui.
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Aggiornamento codice ATECO: in caso di nuove attività o rami d’azienda.
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Documentazione integrativa: allegare contratti, preventivi o email.
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Affidarsi a un commercialista esperto: per evitare errori e anticipare i controlli.
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H2: FAQ – Controlli AI e Partite IVA
Come fa l’IA a capire se una spesa è coerente con l’attività? L’intelligenza artificiale incrocia il contenuto testuale della fattura con il codice ATECO dell’attività. Se rileva una discrepanza, genera automaticamente un alert per l’Agenzia delle Entrate.
Posso usare termini generici come “servizi vari” in fattura? Meglio evitarli. I termini vaghi possono attivare controlli automatici. È consigliabile descrivere in modo preciso l’oggetto e la finalità della spesa.
Cosa succede se l’IA trova un’anomalia? Può essere esclusa la detrazione dell’IVA, la deducibilità del costo e possono scattare sanzioni amministrative e controlli approfonditi.
Dott. Massimo Cavallari
Commercialista da oltre 25 anni, iscritto al n.932/A Padova ed Esperto de Il Sole 24 Ore.
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