L’Agenzia Entrate sta inviando a numerosi soggetti contribuenti una comunicazione con la quale comunica la rilevazione di una anomalia del Mod. Redditi 2024 (periodo d’imposta 2023), riferita alla dichiarazione di un reddito inferiore a quello dichiarato dai dipendenti del settore di appartenenza.
Si tratta di un particolare indicatore che l’Agenzia ha già utilizzato per il calcolo del reddito proposto nell’ambito del CPB. Il contribuente potrà regolarizzare la situazione tramite adesione tardiva al CPB entro il 12/12/2024.
Di seguito il tenore della lettera:
Gentile contribuente,
ogni anno l'Agenzia, sulla base dei continui aggiornamenti delle informazioni che confluiscono nelle banche dati che costituiscono il proprio patrimonio informativo, individua casi anomali che, dopo ulteriori approfondimenti, sono selezionati per le attività di controllo.
In tale contesto è stato rilevato che la sua dichiarazione per l'anno 2023 indica un reddito derivante da attività d'impresa inferiore a quello dei dipendenti che lavorano nello stesso settore economico. Questo aspetto, in assenza di giustificazioni oggettive, può essere considerato anomalo.
Al riguardo è utile ricordare che per rendere il reddito coerente con il valore minimo di settore:
- può ancora integrare i redditi dichiarati per il periodo d'imposta 2023;
- per gli anni d'imposta 2024 e 2025 può aderire, entro il prossimo 12 dicembre 2024, al Concordato preventivo biennale (CPB). In tal caso può anche avvalersi, entro il 31 marzo 2025, del ravvedimento per ciascuna delle annualità dal 2018 al 20222.
Cordiali saluti
IL DIRETTORE CENTRALE PICCOLE E MEDIE IMPRESE
Firmato
La comunicazione chiarisce che il contribuente può regolarizzare la posizione, alternativamente:
- procedendo a presentare integrativa del Mod. Redditi 2024, integrando il reddito dichiarato
- oppure può aderire al CPB per il biennio 2024-2025 entro il 12/12/2024.
numerose sono le cause che possono giustificare tale anomalia, ma in alternativa ci si può limitare presentare la dichiarazione integrativa per l’adesione “tardiva” al CBP entro il prossimo 12 dicembre.
In sostanza
In primo luogo appare anomalo chiedere che il contribuente possa “rendere il reddito 2023 coerente con il valore minimo di settore” aderendo al CPB sul 2024-2025. Infatti, la contestazione è riferita al periodo d’imposta 2023 (non coperta dal concordato) e non anche ai periodi di imposta 2024-2025.
RISCHI PER IL CONTRIBUENTE
Il contribuente che non dovesse aderire alle proposte dell’Agenzia non risulta esposto ad un rischio immediato.
Infatti, quanto indicato nella comunicazione può rappresentare, una “presunzione semplice” che si rifletterà nel solo inserimento nelle “liste selettive” per un eventuale accertamento.
Chiamateci per informazioni allo 049 613584