Contenzioso Tributario, Accertamenti e Riscossioni

Gli approfondimenti del Dottor Cavallari sul contenzioso tributario, gli accertamenti e le riscossioni da parte dell'Agenzie delle Entrate

 

Cartelle esattoriali 2025: come liberarti dai debiti in maniera efficace

Cartelle esattoriali 2025: come liberarti dai debiti in maniera efficace

Se hai ricevuto cartelle esattoriali per il 2025 e non le hai pagate, potresti avere l’opportunità di vederle eliminate automaticamente in alcuni casi. Scopri qui come funziona la procedura di sovraindebitamento e quali soluzioni adottare per mettere in sicurezza la tua situazione finanziaria.

Cosa accade in caso di mancato pagamento?
Chi non possiede beni aggredibili o redditi rischia meno durante un pignoramento, anche se possono essere applicate misure come il fermo amministrativo o il trasferimento dei debiti agli eredi. È importante sapere che, dopo cinque anni, le cartelle esattoriali possono essere automaticamente annullate, mentre il sovraindebitamento permette di ridurre il debito in tempi più rapidi grazie a un piano di pagamento approvato dal giudice.

Azioni dell’Agenzia delle Entrate e tempistiche
Una volta notificata una cartella esattoriale, il contribuente ha 60 giorni per presentare opposizione. Se non viene contestata o pagata, la cartella diventa definitiva e l’Agenzia delle Entrate Riscossione può procedere con l’esecuzione forzata, verificando tramite l’Anagrafe Tributaria e il Registro dei rapporti finanziari se il debitore possiede beni o redditi.

Il fermo amministrativo e i beni protetti
Se possiedi un veicolo registrato al PRA, il Fisco può imporre il fermo amministrativo, che ne blocca la circolazione. Questa misura, tuttavia, può essere sospesa con la rateizzazione del debito. Inoltre, la legge riconosce alcuni beni come impignorabili, tra cui:

  • L’abitazione principale (se unica, non di lusso e adibita a residenza)
  • L’assegno di disoccupazione
  • La pensione di invalidità
  • L’indennità di accompagnamento
  • Il veicolo destinato al trasporto di disabili (convenzionato secondo la legge 104)

Prescrizione e discarico delle cartelle
I crediti derivanti dalle cartelle esattoriali si prescrivono automaticamente se il Fisco non procede al recupero entro determinati termini, che variano in base alla tipologia di tributo:

  • 10 anni per imposte statali (IRPEF, IRES, IVA, bollo, registro, ecc.)
  • 5 anni per tributi locali (IMU, TARI, TOSAP)
  • 3 anni per il bollo auto

Al termine del quinto anno, l’Agenzia delle Entrate Riscossione può procedere al discarico automatico del debito, salvo situazioni particolari come pignoramenti in corso o rateizzazioni. In alcuni casi è possibile richiedere un discarico anticipato, ad esempio in presenza di liquidazioni giudiziarie, assenza di beni pignorabili o mancata individuazione di nuovi beni entro due anni dall’ultimo tentativo.

La procedura di sovraindebitamento: una via d’uscita concreta
Se non vuoi attendere la prescrizione naturale, la legge prevede la possibilità di accedere alla procedura di sovraindebitamento. Con questa misura, il debitore può vedere ridotto il proprio debito a una quota stabilita dal giudice, presentando un piano di pagamento credibile e sostenibile per il creditore.

Ereditabilità dei debiti
Ricorda che i debiti derivanti dalle cartelle esattoriali non saldate possono essere trasferiti agli eredi, che rispondono delle passività solo se accettano l’eredità. La rinuncia all’eredità o l’accettazione con beneficio d’inventario rappresentano soluzioni per evitare che il patrimonio personale venga coinvolto.


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