Oggi grazie alla tecnologia blockchain e alle criptovalute, è possibile per la prima volta scambiare valore tra persone senza la necessità di un terzo soggetto (banca o nazione) che funga da garante in modo rapido, sicuro e senza onerose commissioni. Nel 2009, anno in cui avveniva il primo pagamento in Bitcoin, nessuno poteva immaginare l’impatto che tale tecnologia avrebbe portato: oggi a distanza di quasi 12 anni non è certamente più possibile considerare il mondo delle valute digitali come una moda passeggera o mero strumento di speculazione. Il mercato delle digital coin è composto da più di 7.000 criptovalute diverse, per una capitalizzazione di mercato complessiva che a Gennaio 2021 ammonta ad oltre 900 miliardi di dollari e che rischia di diventare driver valutario in pochi anni.

ll Bitcoin, come tutte le altre criptovalute, è un asset digitale che si basa sulla tecnologia blockchain. Le transazioni, una volta validate, sono trascritte  su un libro mastro digitale (ledger), accessibile a tutti e distribuito tra gli utenti della rete. Questa caratteristica della tecnologia blockchain è una delle ragioni che stanno alla base del successo delle criptovalute: un sistema che rimane aperto, in cui la “fiducia” nel sistema stesso non dipende dall’interazione di nessun individuo o istituzione.

Accedendo al sito https://www. blockchain.com/ e inserendo il proprio indirizzo Bitcoin, si potrà verificare la validità di tutte le transazioni effettuate.

Problema di fiducia:  le criptovalute racchiudono incognite e peculiarità che rischiano di escludere l’impresa da opportunità di business, per quanto rischiose possano essere le transazioni in moneta virtuale. Ai rischi ordinari insiti in ogni operazione commerciale, infatti, si uniscono quelli di una valuta che non ha un soggetto emittente alle spalle

Soluzione: perché un’azienda possa effettuare una transazione in Bitcoin e in particolare ricevere pagamenti è necessario abbinare il servizio di pagamento alla piattaforma di e-commerce utilizzata o altri shop on line 

Per la dichiarazione fiscale RW delle criptovalute occorre avere i saldi iniziali e finali dell'anno solare; spesso purtroppo su alcuni exchange non è possibile ottenere il valore spot al 31/12 e pertanto bisogna ricostruire il dato dai movimenti/ordini con l'accortezza di scaricare i dati spesso durante l'anno per non rischiare che la piattaforma non fornisca il dato. 

Per scaricare lo storico ordini ad esempio da Binance : --> Ordini--> ordine spot-->storico ordini. in alto a destra "esporta lo storico degli ordini" nella finestra selezioni "più di 6 mesi-personalizzato" e inserire le date. Ogni report generato, può andare indietro di max 1 anno dalla data della richiesta.

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Storia e concetti base: la criptovaluta Bitcoin e la Cypherpunk

A seguito della crisi bancaria, nel 2009 dalla tecnologia blockchain nasce la valuta Bitcoin, un sistema di pagamento che non ha bisogno di banche, capace di superare qualsiasi limite geografico e politico, immune all’inflazione e basato su un protocollo. Lo strumento informatico è in grado di mettere in discussione l’intero sistema monetario globale.

Cos’è una criptovaluta ?

La differenza tra le valute fiat e criptovalute come bitcoin è sostanzialmente che queste ultime circolano su di un sistema decentralizzato che non richiede un intermediario come una banca. Questo sistema, a differenza dei circuiti bancari, utilizza la crittografia per controllare l’emissione e la sicurezza delle valute. Il suo valore dipende unicamente da quante persone lo comprano e lo usano. Come qualsiasi asset scarso, più persone sono disposte a comprarlo, tanto più il suo costo aumenta. A guidare il suo prezzo è quindi la legge della domanda e dell’offerta e quindi non ha un valore intrinseco, ma il numero massimo di 21 milioni di bitcoin fissato sin dall'origine dovrebbe eliminare il problema dell’inflazione.

Attualmente la capitalizzazione di mercato è di 900 miliardi di dollari, in continuo aumento, determinando una enorme crescita del prezzo, anche speculativa, nell’attuale momento di inflazione delle monete fiat causato dalle stesse banche centrali; in tal senso si ritiene possa diventare un asset finanziario se opportunamente sostenuto da investitori istituzionali con una regolazione adeguata agli stessi.

Qual è la differenza tra speculare e investire a lungo termine?

Gli investimenti a lungo termine sono particolarmente adatti a risparmiatori che desiderano conservare la ricchezza a lungo termine e sono disposti a riscattarne il capitale e i guadagni derivati in un periodo di tempo più lungo. Generalmente, chi sceglie un investimento a lungo termine su un bene tanto volatile come bitcoin e le criptovalute, lo fa per la fiducia che ripone nella sua evoluzione e applicabilità. 

Fare speculazione finanziaria, invece, è un po’ come giocare in Borsa. La volatilità dei prezzi delle criptovalute, ovvero la loro oscillazione veloce e improvvisa, è sostanzialmente l’elemento che permette ai traders di ricavare dei margini di guadagno dai loro investimenti in un lasso di tempo molto breve. Questo lasso di tempo può andare da qualche mese a giorni o pochi minuti. Il trading è un’attività che può generare sostanziosi guadagni così come può prosciugare tutti i nostri investimenti in una volta sola.

Conclusione