Il Decreto ingiuntivo e il Recupero del Credito

Il decreto ingiuntivo e il recupero del credito

Ai sensi degli art. 633 e segg. cpc, è la forma più rapida per vedersi riconoscere da un Giudice un credito di denaro (o di altre cose mobili): la mancata opposizione consente infatti di rendere il decreto un “titolo esecutivo”, dopo 40 giorni dalla notifica, cioè un atto utile ad agire esecutivamente con pignoramento.

E' possibile anche ottenere decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo (art. 642 cpc), senza dover attendere il decorso del termine per l’opposizione.

Per poter chiedere ed ottenere il D.I. occorre un estratto autentico di scritture contabili o un riconoscimento di debito/promessa di pagamento sottoscritti dal debitore; ultimamente, sono stati ammessi promesse di pagamento anche sulla base di dichiarazioni trasmesse per posta elettronica certificata (PEC), “prova scritta idonea” all'emissione del decreto ingiuntivo; l'assunto è comunque che vi sia, alla base di tali dichiarazioni, una prestazione (ossia, una cessione di beni o di servizi) che solo in caso di opposizione andrà discussa e approfondita.

Scritture con più forza con l'ultima modifica all'art.474 c.2 del C.p.C.

Con la modifica apportata dalla Legge 263 del 2005 all'art. 474 c. 2 c.p.p., anche le scritture private autenticate, per quanto riguarda le obbligazioni di somme di denaro in esse contenute, sono “titolo esecutivo” al pari di altri atti cui la legge attribuisce efficacia esecutiva (ad es. le sentenze, o gli “atti pubblici” notarili).

Ciò significa che le scritture private autenticate potranno anch’esse essere utilizzate per iniziare un’esecuzione forzata per pagamenti di somme di denaro (al pari degli atti pubblici di notaio o altro pubblico ufficiale autorizzato a riceverli).

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Meglio prevenire che curare” diceva un vecchio adagio. 

Tutti gli imprenditori/professionisti, infatti, sono presto o tardi costretti a…”far i conti” con gli insoluti. Hanno lavorato, e quell’impegno rischia di andar perduto.

Ma costa anche sollecitare e verificare (distrazioni dal lavoro, perdite di tempo nostro o dei nostri collaboratori, ecc.) i pagamenti…quando arrivano.

Fidati, costa meno affidarsi ad un “professionista del credito” che non far nulla e lamentarsi a vuoto rodendosi il fegato: proponiamo soluzioni personalizzate:

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