Variazioni delle condizioni bancarie contrattuali unilaterali: criticità

 

 

5^ CRITICITA’ : VARIAZIONI CON SCRITTURE PRIVATE UNILATERALI

 

TIPOLOGIA FINANZIAMENTO

 

Contratti di leasing di qualunque tipologia

 

COSA SONO ?

 

Durante la vita del contratto può avvenire che il cliente abbia richiesto, per motivi di momentanea difficoltà, variazioni del piano finanziario in modo da avere una rata di importo ridotto; in occasione di tali richieste, la quasi totalità delle società di leasing coglieva l’ occasione per aumentare lo spread e quindi il proprio guadagno

 

N.B. NON RIENTRA IN QUESTA CASISTICA LA CD. “MORATORIA” (pagamento della sola quota interessi del canone per un periodo di 6 o 12 mesi), IN QUANTO TRATTASI DI ADESIONE DA PARTE DELLE BANCHE ALL’ INIZIATIVA DI SOSTEGNO, DECISA DALLA STESSA ABI (ASSOCIAZIONE BANCHE ITALIANE)

 

SPIEGAZIONE ANOMALIA

 

La maggior parte delle società di leasing faceva firmare una SCRITTURA PRIVATA, che in molti casi si riduceva ad una comunicazione che il cliente rimandava firmata per presa visione ed accettazione, nella quale veniva modificato il piano finanziario SENZA METTERE IN ALCUNA EVIDENZA IL PEGGIORAMENTO DELLE CONDIZIONI FINANZIARIE.

 

SOCIETA’ DI LEASING COINVOLTE

 

Quasi tutte le società di leasing, a fronte di richiesta dei clienti, hanno approfittato della situazione e poche hanno fatto firmare idonea documentazione di variazione

 

DECISIONI E STRALCI

 

A maggior sostegno della NON TRASPARENZA da parte delle società di leasing nel mettere in evidenza al cliente l’ aumento dello spread praticato al contratto, si cita un passaggio di una decisione dell’ ABF (Arbitro Bancario Finanziario) del 28 giugno 2014 :

 

…il documento di rinegoziazione del (data) ……….. risulta, in tutto e per tutto, un modello predisposto e immodificabile…………………………………..rimane un documento di genesi unilaterale. Posto che in tale documento ricade la previsione controversa e che la stessa non ha costituito oggetto di specifica approvazione da parte del ricorrente (come emerge palesemente dai documenti che invero non prevedono siffatta approvazione per nessuna clausola del modulo), la stessa deve ritenersi inefficace e dunque incapace di sortire gli effetti preclusivi pretesi dalla resistente……”

 

Le variazioni di durata e soprattutto economiche dell’ ATTO DI VARIAZIONE, si ritengono unilaterali e NON formulate in modo tale da far comprendere chiaramente al cliente se e di quanto gli veniva aumentato il tasso; questo nonostante nelle premesse venga scritto

 

 “ tutto ciò premesso …………………………….si conviene e si stipula quanto segue…………………………”

 

ESEMPIO PRATICO

 

Al fine di far comprendere al meglio tale ANOMALIA, viene riportato letteralmente il testo di un ATTO DI VARIAZIONE (in questo caso la società e FINECO LEASING) e a seguire la quantificazione dell’ aggravio procurato al cliente :

 

“ ………….che l’ Utilizzatore ha chiesto la riformulazione del piano finanziario del contratto………………………………………………………..

 

Si conviene e si stipula quanto segue :

 

  1. A seguito di quanto richiesto dal Locatario i canoni di locazione di seguito indicati si modificano come segue :

da

n. 33 canoni mensili di locazione ciascuno di Euro 2.601,40= oltre IVA e spese incasso da pagare dal 01.05.13 al 01.01.16

a

n. 81 canoni mensili di locazione ciascuno di Euro 1.008,56= oltre IVA e spese incasso  da pagare dal 01.05.13 al 01.01.20

 

Nuovo corrispettivo globale della locazione finanziaria 794.814,10

 

La facolta’ di acquisto (valore di riscatto) è pari ad Euro 97.123,73= oltre IVA con scadenza 01.07.22

 

In funzione della riformulazione del piano finanziario, accordata secondo quanto richiesto dall’ Utilizzatore,  il tasso leasing è pari a 3,084%, tasso annuo nominale calcolato sui giorni effettivi su base 30 giorni mesi.

 

…………………..si assume come indice di base il tasso “EURIBOR/360 3 MESI” pari al 0,207%……………..

 

N.B. ESSENDO LA VARIAZIONE IN ESAME POSTERIORE AD OTTOBRE 2013, LA SOCIETA’ DI LEASING HA L’ OBBLIGO DI PUBBLICIZZARE CONTRATTUALMENTE IL TASSO APPLICATO; NELL’ ATTO DI VARIAZIONE IL TASSO CHE VIENE SCRITTO E’ PARI A 3,084% E IL PARAMETRO DI RIFERIMENTO E' 0,207%. DI CONSEGUENZA E’ FACILE RILEVARE CHE LO SPREAD APPLICATO DALLA SOCIETA’ DI LEASING (TASSO APPLICATO – BASE DI RIFERIMENTO EURIBOR) E’ QUINDI PARI A 2,877 P.TI PERCENTUALI.

RISPETTO ALLO SPREAD APPLICATO NELLA QUARTA VARIAZIONE (1,832 P.TI), VI E’ STATO QUINDI  UN AUMENTO PARI A :

 

1,045 P.TI PERCENTUALI

 

  1. QUANTIFICAZIONE AGGRAVIO PER AUMENTO SPREAD

 

La verifica seguente è relativa alla quantificazione dell’ aggravio procurato al cliente dall’ aumento dello spread; l’ esposizione dell’ ultimo piano finanziario delle pagine precedenti, con lo spread del contratto applicato antecedentemente e pari 1,832 p.ti percentuali (quindi un tasso società pari a 2,039%, dato dal nuovo tasso base 0,207% + spread 1,832%) consente di rilevare la rata che ne consegue :

BUZZI & ASSOCIATI SRL - ctr. 124363 - VARIAZIONE PER RIFORMULAZIONE SENZA AUMENTO SPREAD

Indirizzo

   

 

Località

   

 

Data

22/05/2013

 

 

Tipo lease (1=auto, 2=str.,3=imm.)

3

immobiliare

 

Broker

   

 

 

   

 

Importo totale operazione

144.678,00

 

 

Tipo ind. (1=fix, 2=RIBOR, 3/7 val)

2

EURIBOR 3 mesi lettera

 

Durata mesi

112

 

 

Canoni anticipati

   

 

Anticipo %

   

 

Frequenza

1

mensile

 

Dilaz. pagamento (gg)(Foglio4)

   

 

Tasso dilazione %

   

 

N. canoni

81

 

 

Anticipati (1), Posticipati (0)

0

posticipati

 

Riscatto %

67,13

 

97.123,73

Provvigioni %

   

 

Tasso Società nominale %

2,0390

2,0390%

0,1699%

Dilaz. riscatto (periodi)

41

 

 

Base

0,207

 

 

Spread

1,83200

 

 

 

   

 

Rata calcolata

869,22

 

 

Tasso Cliente

2,18%

0,1816%

 

 

L’ aumento dello spread alle modalità sopra analizzate, ha portato al cliente un aggravio unitario sulle n.ro 81 rate residue pari ad Euro 139,34.

Si ritiene quindi necessario che la società di leasing modifichi l’ importo della rata riportata nella APPENDICE in esame e pari ad Euro 1.008,56 con l’ importo corretto, pari ad Euro 869,22, a partire dalla rata avente scadenza a maggio 2013; ciò comporterebbe l’ eliminazione dell’ aggravio totale praticato dalla società di leasing dato dall’ aumento dello spread pari ad :

 

EURO 11.286,54

 

risultante dall’ aggravio unitario di Euro 139,34 moltiplicato per n.ro 81 rate.